ANNO 14 n° 120
Peperino&Co.
Da Natale
a Santo Stefano
di Andrea Bentivegna
26/12/2015 - 02:00

di Andrea Bentivegna

VITERBO - La premessa, doverosa, è che scrivere qualcosa di vagamente interessante in questi faticosi giorni di obblighi familiari e intirminabili prove eno-gastronomiche è pressoché impossibile.

Proprio per questo oggi la farò breve. Gli auguri di rito ai lettori e quindi lascerò spazio a che le parole sa usarle molto meglio del sottoscritto regalandoci uno splendido ritratto in versi della nostra città.

Nel 1979 infatti Cesare Iacoponi pubblicava un piccolo, grande, libro dal titolo ''Viterbo e La Sua Storia'' del quale vorrei citare i primi e gli ultimi versi che ben si adattano a ciò che molto più banalmente questa rubrica si propone di fare ogni settimana:

O antica Viterbo, austera génie, etrusca ''Surrena'',

cinta di mura

e di torri merlate,

artigiana e guerriera

di fede,

di Magno dominio,

dei Papi la sede.

 

Ciò che ho narrato

di te, bella Viterbo, dei tuoi figli, dei tuoi monumenti e d’intorni, è un po‘ memoria... è quanto ho potuto sapere è quanto attraverso

i tuoi figli,

cronisti e narratori,

per me maestri suggeritori,

ho potuto meglio sapere;

versi non sono...

non cercano gloria...

ma poesia d’amore....

''la tua storia''

 





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